Per dare il via al Digital Service Act la prima richiesta della Commissione Europea è quella di fornire una valutazione del rischio e rispettare obblighi: le multe per chi violerà le norme corrisponderanno al 6% del fatturato globale della società in questione.
Il DSA nel dettaglio racchiude una serie di nuove regole che normano la trasparenza, la tutela di utenti e minori e la lotta alla disinformazione e riguarderanno 19 grandi gruppi.
Con regole severe in materia di trasparenza e responsabilità, la nostra legge sui servizi digitali mira a proteggere i nostri bambini, le nostre società e le nostre democrazie.
A partire da oggi, le grandi piattaforme online devono applicare la nuova legge”, così commenta su X Ursula Von Der Leyen, la presidente della Commissione Europea.
Beuc, l’organismo dei consumatori europei, ha accolto la riforma esortando il rispetto delle regole. In Italia il Digital Service Act dovrà essere implementato dall’Autorità per le telecomunicazioni.
DSA, QUALI SONO LE AZIENDE COINVOLTE?
Tra le aziende che sono state già designate in base alla legge troviamo i due motori di ricerca Bing e Google Search e 17 piattaforme: si tratta di Facebook, Instagram, Twitter, TikTok, Snapchat, LinkedIn, Pinterest, gli e-commerce Alibaba, AliExpress, Amazon, Apple, Zalando e i servizi Google Play, Google Maps e Google Shopping, ma anche Booking, Wikipedia e YouTube. Tutte queste aziende hanno avuto 4 mesi per allinearsi alla normativa Ue.
La prima richiesta della Commissione Ue è quella di fornire una valutazione del rischio e rispettare obblighi, come prevenire la diffusione di contenuti dannosi
FONTE: ENGAGE